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Annuario 2018 dei Migliori Vini Italiani

Luca Maroni ha degustato e valutato i nostri vini per il suo Annuario 2018 “I MIGLIORI VINI ITALIANI”.

Di ricchezza estrattiva rara, e di piena, solare maturità di frutto i due bianchi presentati da Bosco de’ Medici. Di potente espressione e di persistenza assai incisiva, il Lavaflava Lacryma Christi Vesuvio 2015; allo stesso modo fitto e consistente il Pompeii Pompeiano 2015. Si sale di valore con i rossi, entrambi di caratura eccellente. Il Lavarubra Lacryma Christi Rosso 2015, fra i più morbidi e avvolgenti della tipologia, rivela gran suadenza ed enologico nitore esecutivo. Il migliore è il Pompeii Pompeiano Rosso 2015, un campione di eccellente purezza, di morbidezza avvolgente, di fitta trama estrattiva. Turgida e suadente la sua composta di ciliegia nera. Complimenti.

Clicca sul report per vedere tutte le valutazioni:

LucaMaronireport

In particolare del nostro Pompeii Rosso IGT 2015 dice:

Chapeau a questo produttore: un’integrità olfattiva di questo eccezionale livello in un vino di questa specie d’uva è una performance tecnica viticola ed enologica d’assoluto valore. Che favoloso profumo, di ineccepibile pulizia e turgore, la viola e la mora della varietà la si vede e sente netta, ancor turgida, dolcemente distillata da un illibato tocco di rovere mentosamente vanigliato. Grande souplesse, grande nitidezza esecutiva, grande naturalità balsamica d’aroma. Uno fra i più nitidi Piedirosso mai testati, vino in cui il varietale di questa magica uva campana, in alto si libra, alle favolose suadenze olfattive d’un grande Pinot Nero di Borgogna.

 

 

Legenda:
IP: Piacevolezza. Il vino è piacevole quando il suo gusto richiama in modo vero (consistente, equilibrato, integro) quello del frutto da cui è ottenuto. Per questo motivo è sinonimo di Indice di Qualità e di Indice di Fruttosità, ed è ottenuto valutando e sommando i tre parametri organolettici fondamentali: Consistenza (C), Equilibrio (E), Integrità (I).
C: Consistenza. Insieme delle sostanze che costituiscono un vino, determina la quantità di sensazioni provate alla degustazione. Tanto maggiore è la quantità di uva prodotta dalla vite, tanto minore la consistenza del vino.
E: Equilibrio. Un vino è equilibrato quando la sua dolcezza è pari alla somma della sua acidità e della sua – eventuale – amarezza. Viceversa, è disequilibrato quando uno dei tre sapori è prevalente.
I: Integrità. Il gusto di un vino è integro quando il sapore del frutto costitutivo è avvertito nella sua pulizia e nella sua novità. Il vino pulito è quel vino che non rivela in degustazione caratteri negativi assenti nel frutto: profumi o sapori sulfurei, acetosi, lattosi, legnosi, ecc. La novità del vino consiste nell’assenza di gusto-aromi ossidati (rancido, caramello, Marsala) non presenti nell’uva al momento del suo distacco dalla pianta.

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